Lewis Hamilton raggiunge quota 91 GP vinti e affianca Michael Schumacher lassù, in quell’orbita interstellare che sembrava riservata per sempre a Schumi, anche se la F1 è fatta apposta per spostare le orbite sempre più verso l’iperspazio. Grande giornata per l’automobilismo, antipasto del giorno (molto vicino) in cui l’asso della Mercedes metterà anche il settimo timbro iridato sul Mondiale Piloti, eguagliando così un altro primato che si pensava scolpito nella kriptonite. E in tutta questa emozione, che cosa succede in parco chiuso al Nurburgring?
Accade che mentre Lewis è impegnato nelle interviste di rito, mentre giura di avere pensato alle 91 vittorie soltanto mentre rientrava ai box (ehm ehm…), arriva Mick Schumacher e con un sorriso pieno della sua naturale timidezza, gli si avvicina e gli porge un casco rosso, quello di suo padre. Anche da casa, davanti alla TV, roba da pelle d’oca. Mick che porge a Hamilton il casco di suo papà: qualcosa che per lui (per Mick) sarà stato per anni una molla inesauribile verso le corse ma anche un monito, qualcosa di simile a un ‘Attento ragazzo: usalo come stimolo, ma non ti ci bruciare’.
Hamilton: “Io come Schumi, ne sono onorato”
C’è tutto, in questa immagine. C’è il nuovo riferimento storico delle corse che siede a fianco del vecchio riferimento, pronto a spodestarlo a brevissimo. C’è l’emozione del figlio che ricorda il mito del padre ma guarda a Lewis come all’oggetto dei propri sogni sportivi più inconfessabili. C’è la vita, insomma: questa buffa manifestazione che segue regole tutte sue, che ci accomuna tutti ma soltanto per un po’, per un arco breve o lunghissimo a seconda di chi lo guarda, da quando, da dove. Ma poi, un riflesso che stona. Quello è il casco di Schumi, è il simbolo delle sue 91 indimenticabili vittorie, 72 delle quali colte con la Ferrari in quei magici 11 anni che oggi puntellano la storia e l’immagine di un Cavallino zoppicante come non mai. E allora che cosa ci fa quella stella sul frontale?
Eh sì. Quel casco rosso ricorda il mito di Schumi, ma lo fa nei colori Mercedes. Marchio con il quale, è giusto ricordarlo, il pilota di Kerpen ha concluso la carriera in F1, ma senza vincere un singolo GP, senza conquistare una pole position. Quel casco ma in edizione Ferrari, tanto per intenderci, sarebbe stato ricoperto da cavallini, scudetti, tricolori per ricordare l’incredibile serie di successi messi in fila dal 1996 al 2006. Questo, invece, mostra in bella vista la Stella di Stoccarda e perfino lo sponsor Monster, allora con Schumi e oggi con Lewis. È proprio quel casco: lo si trova in vendita sul web come replica, costo 1.400 Euro spedizione compresa. E a consegnarlo ad Hamilton è proprio Mick Schumacher, che della Ferrari è anche campioncino di allevamento nonché parte dei progetti futuri…
Hamilton e il record: “Non posso crederci”
Domanda del post Nurburgring: chi ha deciso tutto questo? La Mercedes, con un colpo d’occhio notevole, certo. Ma appropriarsi di quelle 91 vittorie targate Schumi… E la Ferrari, dov’era? Dettagli, in un momento del campionato in cui il Cavallino sta ruzzolando lontano anche dal quarto posto nel Mondiale Costruttori, piazzamento che non le sfuggiva dal preistorico 1981. Dettagli, però…
Wandering Soul
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